Fernanda Manca - Gruppo Efera

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[lettera aperta]
"al cuor non si comanda"
a cura della Drs. Fernanda Manca

Ciao a Tutti, mi presento, sono Fernanda Manca, Allenatore Federale in forza all'A.S.D. Skating Club Efera.
Ok mi direte, fin qui tutto scontato. E poi?
E poi, qualcuno che amo e stimo dice: "Tu non sei solo l'allenatore, tu sei l'allenatore/atleta".
Ohhh... Come? Eppure sono un pò cresciutella per gareggiare ancora!!! Ho 59 anni!
Ma cominciamo..

[l'inizio]
Allora, inizio a pattinare, dopo essere rimasta affascinata alla vista di alcuni atleti sui pattini (ero insieme a mio padre), nel lontano 1969. La mia famiglia capì subito che adoravo quello strano mezzo chiamato, e di fatto detto, "Pattino".
Quando l'ho avuto, l'ho amato, accarezzato e con trepida attesa, aspettato di indossarlo al primo allenamento. So che mia madre nello svegliarmi per andare a scuola, me li ha trovati calzati ai piedi, sotto le coperte!!
Che buon odore, che belli, avrei voluto indossarli sempre! Ancora oggi, quando un atleta mette i pattini e li cambia, risento quel profumo e quell'eccitazione! Chissà cosa potrà fare di bello con quei pattini?! Ecco, sotto questo profilo sono l'allenatore/atleta, perché non solo condivido questo con i ragazzi che arrivano in pista, ma lo rivivo con piacere.

[da atleta]
Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha appoggiata, coccolata, amata e messo in condizioni, pur con grande sacrificio, di poter pattinare! Quegli anni passati, oggi veloci come un lampo, tra allenamenti e studio, sono stati di grande soddisfazione!
Che bello! Pattini sempre più soffisticati, body splendidi, gare nazionali ed internazionali, tanti sacrifici (ci sono anche quelli) e Vittorie! Il mio palmares conta svariati titoli a livello regionale, nazionale ed internazionale! Per la prima volta nella storia del Pattinaggio, l'Italia vince il titolo Europeo Massima Categoria nella mia specialità: Coppia Artistico. E' stato per me un momento esaltante, di grande felicità, seguito da premi, telegrammi, interviste etc etc.



Quest'Italia che fino ad allora aveva sempre lottato, ma non arrivava mai al gradino più alto del podio!
Quest'Italia che con i suoi concittadini all'estero, ci facevano il tifo, mi donavano peluche e mi facevano sentire a casa.
Mi dicevano: "Oggi abbiamo vinto, per noi è un riscatto" !
Quest'Italia che ho avuto la possibilità di onorare!
Quest'Italia che da allora vince e diventa la Nazione più forte nel Pattinaggio Artistico a Rotelle!

Oggi, guardandomi indietro, mi rendo conto che, vincere per primi, significa "Sfondare un muro", perché da allora gli atleti italiani, grazie anche ad allenatori sempre più preparati, hanno continuato a vincere!
Ancora una volta mi trovo a pensarmi allenatore/atleta, perché non dimentico pur avendo un ruolo diverso, cosa significhi, doversi esibire, gareggiare, cosa si prova sotto tutti i punti di vista. Sentire cosa prova un'atleta, sapere cosa c'è dietro (tanto lavoro, etc etc) è un punto essenziale per un'allenatore. Quei momenti sono Tappe di crescita, quale che sia il livello dell'atleta, che sono utili per costruire innanzitutto se stessi come persona, e di conseguenza, l'atleta.
Ehh!!! Prima o poi la carriera di un atleta termina, ma se la passione è tanta, si può proseguire scegliendo tra i vari ruoli che insistono nel pattinaggio. Naturalmente la scuola, lo studio, restano e sono importantissimi! Nel mio caso, conseguo la Laurea in Psicologia, e indovinate un pò? Mi Laureo con una tesi sperimentale sul "Pattinaggio Artistico a Rotelle". Anche questa volta ho trovato il modo di unire due grandi passioni, e nel frattempo, scelgo il mio ruolo nel mondo del pattinaggio: quello di allenatore federale.

[da allenatore]
Come nel passato, ho la fortuna di avere una famiglia che ama e rispetta il mio vissuto! Sa che il pattinaggio è storia a se! Condivide e abbraccia i mie obiettivi, che ora sono i nostri, è appassionata di questo sport e adora gli atleti. Sono i miei amori infiniti, nell'amore per questo sport.
In 30 anni di attività da allenatore, ho visto, vissuto e condiviso tante situazioni, sia quelle più belle e serene, sia quelle più problematiche. Tanti sono gli atleti che ho allenato ed ho avuto il privilegio di supportare e crescere, ed io, sono cresciuta con loro.
Tanti i risultati e gli obiettivi che hanno raggiunto, alcuni sono arrivati a disputare gare internazionali, quindi in Nazionale!
Ma la soddisfazione più grande è stata, e continua ad essere, quella di essere presente ancora oggi nelle loro vite, di vederli a loro volta allenare e di abbracciarne i figli. Ecco, credo che proseguire nella vita sia fondamentale.

[ma cos'è un allentore]
Allora... Non posso parlare per i colleghi, per ognuno di noi la storia è diversa, quindi esprimo solo il mio pensiero.
L'Allenatore, è un essere strano, preparato tecnicamente, trasmette la passione per questo bellissimo sport, li segue, li ama, li aiuta ad apprendere e imparare! Gioisce e soffre con loro, li rispetta, rispettando le loro famiglie e si attende quel medesimo rispetto.
Condivide un percorso di vita, per breve o lungo che sia, perché dovete sapere, che un allenamento non è fatto soltanto di apprendimento di difficoltà tecniche, dischi, coreografie e musica, ma è fatto prevalentemente da persone, e come tali, ogni giorno è una storia diversa, costellata di grandi e piccole gioie, così come grandi o piccole, possono essere le difficoltà. Sono ragazzi in formazione e l'attenzione alla loro persona, è per me essenziale.

[che dirvi del pattinaggio]
Immaginate un'enorme tela bianca, sulla quale poter dipingere voi stessi con i pattini ai piedi. Sarà un bellissimo dipinto, dai colori splendenti.

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ultimo aggiornamento
12 agosto 2024
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